Era suo padre

E’ forato
lo sguardo di una bambina
e i suoi undici anni, già uccisi,
mentre, suo padre
versa nella cornea
casta dei suoi occhi,
vasche di cemento, gelato.
Le immobilizza i piedi
al palo silente,
di un semaforo rosso
e inchioda il suo corpo bianco
alla carrozzeria rocciosa,
d’un povero vecchio taxi.
Le afferra i capelli di seta
con le sue acide mani
e li gira come canapa
su un flessibile grigio.
Innocenza, deglutisce i respiri
e assorbe sulla sua pelle
gli aliti secchi di suo padre.
E spegne i suoi occhi
mentre il sudore acrilico dell’uomo
le bagna di fiele le labbra
e il bruciore spremuto, di ortiche
fermenta e scivola effimero
tra le sue gambe.
Si disabilita, l’immobilità dei piedi,
si schioda il corpo, e già il taxi riparte.
Le mani si ritornano,
perpendicolari all’asse del corpo.
E’ verde il semaforo …
“Stai attenta passiamo”
e sulle strisce bianche,
a testimone, l’asfalto,
rimane in manette, la verginità,
di un gesto incompreso.
Era suo padre .….

di Giusy Staropoli
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La poesia “Era suo padre” si è classificata al secondo posto della sezione delle poesie a tema libero in italiano del Premio Nazionale di Letteratura e Poesia “Vincenzo Licata – Città di Sciacca”, Edizione 2009, con la seguente motivazione:

Sciacca, 1 Agosto 2009

“Era suo padre”.
“Era suo padre” è un testo poetico fondato essenzialmente su un linguaggio narrativo dalla chiara struttura simbolica.
Il componimento è di forte e drammatico impatto affettivo, con lucida e decisa espressività, esso illumina poeticamente quella zona d’ombra terrifica che è la violazione dell’innocenza umana, descrizione di una follia incomprensibile che rende buia e martoriata la prospettiva di una vita futura.
La ferita, anzi le ferite infinite, dell’Anima in questa poesia prendono corpo con una descrizione raffinata che documenta attraverso frammenti di immagini metaforiche; descrizione che non cede e non deborda mai nel facile realismo di tipo didascalico.
La parola poetica di “Era suo padre”, pur concepita per rendere un’immagine dalla immediata impronta psicologica, ha il grande merito di essere un importante strumento di riflessione dal forte sussulto etico.


Tanino Bonifacio
componente della Giuria del Premio

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