Echi di mare e di cuore

Il terso candore delle onde,
accarezzato dal fulgido sole,
brezza di primavera, freschi brividi,
segrete atmosfere, di un approdo magico
tra bellezza e incanto.
Nel silenzio ovattato del mattino,
i gabbiani sembrano, coriandoli del cielo,
nella danza, delle onde spumeggianti,
il mormorio diventa canto.
Fluttuano le onde,
lo sciabordio, che bacia la scogliera
ridesta echi di ricordi lontani
come le voci delle tonnare.
Estasiato da tanta bellezza,
m’incanti mio mare,
come incanta, il mistero dell’amore.
Rapita è la mia anima,
muto, resto immobile, per ore ed ore,
a guardare il limite che vi è, tra te ed il cielo,
lo scruto, sento che quell’orizzonte
mi ristora e mi disseta
coi colori e la bellezza dell’immenso.
Io, lupo di mare indomabile,
con voli pindarici, spicco il volo,
ne attraverso l’orizzonte.
Nelle mani callose e le rughe del viso
vi sono impresse, miriadi di attimi
condivisi con te.
Anche tu a volte, come la mia anima,
ti sei lasciato vestire dalla nebbia,
nell’incompreso mutismo del cielo.
Mio mare, compagno di vita
vicino a te, mai provò torpore il mio cuore
nell’evolversi del tempo
che vive e trasuda,
nella dimensione interiore
tra il mistero dell’esistere
e la capacità
di reggere il proprio destino
nell’abisso del nulla.
Oggi, pur essendo avanti con gli anni,
ancora contemplo, la tua immensità
tremante d’emozione,
in un crogiolo di riflessioni,
nel plumbeo grigiore quotidiano,
con il veliero dell’anima, navigo,
sull’onda del perenne divenire.

di Anna Giallo
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La poesia “Echi di mare e di cuore” si è classificata tra le finaliste della sezione delle poesie in italiano con tema “Il Mare” del Premio Nazionale di Letteratura e Poesia “Vincenzo Licata – Città di Sciacca”, Edizione 2009.

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