I
Sentieri di navi
più di ogni altro al mondo amaro addio
penoso lasciarsi di mani,
invano a ritroso vi percorro
per bagnarmi ancora tra le meste onde
e il cielo terso ad asciugarmi…
il tuo tempo,
mare,
nenioso oblio,
dissecca i cuori amaramente
e rende triste il limio afoso
delle mie cicale.
II
Quante volte,
mare,
hai deriso il nostro tempo
e i nostri cuori reso arsi
di spumeggianti lontananze?
E quanto salato hai il suo sorriso,
le nostre gioie reso umide
dell’umore dei tuoi abissi?
Lo scoglio dell’amore
ostinato protende ai tuoi marosi
i suoi possenti aliti
e le viscide foreste del tuo ventre
calme praterie per ciechi pesci
Domati, Immortale,
e docile finisce tra le dita
del bimbo sulla riva.
di Calogero Puccio
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La poesia “Il mare” si è classificata tra le finaliste della sezione delle poesie in italiano con tema “Il Mare” del Premio Nazionale di Letteratura e Poesia “Vincenzo Licata – Città di Sciacca”, Edizione 2009.