Mimmo Cuticchio, ospite d’onore dell’Edizione 2010 del Premio

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Stefania Blandeburgo intervista Mimmo Cuticchio

E’ emblema della tradizione teatrale dell’Opera dei Pupi e del “Cunto”, è riuscito a togliere dall’isolamento secolare e da una “destinazione” esclusivamente turistica il suo patrimonio, imponendolo come fatto teatrale, artistico, poetico e spettacolare.

Figlio del noto puparo, Giacomo_Cuticchio, Giacomo Cuticchio, nel 1973 apre a Palermo il Teatro dei Pupi Santa Rosalia. Nel 1977 fonda l’Associazione figli d’Arte Cuticchio, che si prefigge di salvaguardare l’arte dell’opera dei pupi, per la prima volta una compagnia di pupari instaura un rapporto con il Ministero del Turismo e dello Spettacolo e l’associazione viene riconosciuta come organismo professionale di interesse nazionale.

Oggi il suo lavoro teatrale è tutelato ed iscritto nei Patrimoni orali e immateriali dell’umanità dell’UNESCO.

Gli Organizzatori del Premio, con la seguente motivazione, hanno assegnato il

Riconoscimento “La magnifica identità siciliana”

A Mimmo Cuticchio,

puparo, per avere recuperato, conservato e comunicato l’ identità e il patrimonio culturale dell’arte dei Pupi siciliani.

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