La voce del mare

Se il mare avesse
la voce del vento,
ogni tramonto sarebbe un concerto,
vedresti il sole che arpeggia mentre cuori
di amanti si toccano sulla spiaggia
nell’arcobaleno di rossi colori
Se il mare avesse
la voce delle stelle
al suo suono vibrerebbe la pelle
una mano violerebbe il senso rubato
incolpando il segreto destino,
invocando il tocco del fato.
Se il mare avesse
la voce del tuono,
ogni uomo mieterebbe la terra
muovendo la guerra contro i draghi,
unendosi ai maghi per salvarsi l’anima.
Ma il mare ha solo
la voce di un’onda,
il suono di una lacrima
che fende un viso a digiuno.
Il mare è fragile, insicuro muove sospiri
nel cielo di un uomo innamorato
e come questi, vivendo un amore furtivo,
conosce il motivo per cui è stato creato.

di Roberto Gennaro
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La poesia “La voce del mare” si è classificata tra le finaliste della sezione delle poesie in italiano con tema “Il Mare” del Premio Nazionale di Letteratura e Poesia “Vincenzo Licata – Città di Sciacca”, Edizione 2009.

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