PerBacco

L’ispettore Bacco
era appena uscito da una riunione degli alcolisti anonimi
un gruppo sanguigno trapiantatosi in età adulta in una macelleria
perché almeno li avevano fegato da vendere
quando la morte colse la già morta Albertina Allittero
persona di spirito ed autrice di celeberrimi noir
quali “Febbre gialla” e “La scomparsa della lupara bianca”.
Si poteva pensare
che quella avrebbe potuto essere una giornata nera quando
un treno carico di somari
deragliò
invadendo una mulattiera:
carabinieri a cavallo
riferirono più tardi
che la colpa era da addossare all’acido nitroso
che reagendo col metallo dei binari
aveva prodotto un fragoroso nitrito.
Secondo l’ispettore i casi erano due…
e intanto cominciò a piovere
e con la pioggia
riaffioravano antichi ricordi
come la sua naturale predisposizione
verso la ritenzione idrica
che gli aveva causato più di una bocciatura a giugno
per non avere raggiunto nemmeno
una piena insufficienza renale
con lo sguardo perennemente rivolto verso l’alto
nel vano tentativo di capire
chi facesse acqua da tutte le parti.
E come se non bastasse
ogni volta che pioveva
“dalle nuvole sparse e sulle tamerici salmastre e arse”
interveniva l’inappuntabile appuntato Noè
a martellarlo con quel chiodo fisso
di quella vecchia indagine su due gocce d’acqua
cadute nel maggio del 1970
sotto i segni dei gemelli
e a ricordargli che i casi erano due…
E intanto continuava a piovere
e con la pioggia riaffiorava un antico ricordo
vecchio come la nostra naturale predisposizione
a lasciare che tutto… scorra…

di Maurizio Bono
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Il racconto “PerBacco” si è classificato tra i finalisti della sezione dei racconti del Premio Nazionale di Letteratura e Poesia “Vincenzo Licata – Città di Sciacca”, Edizione 2009.

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