Premio “Vincenzo Licata”: tutti i vincitori e i premiati

180 Partecipanti provenienti da tutta la Sicilia e da tutta Italia hanno dato vita alla II Edizione del Premio Nazionale di Letteratura e Poesia impreziosito quest’anno dalla presenza di 3 ospiti d’onore: Stefano Malatesta, Mimmo Cuticchio e Pietro Ballo.

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Francesco Cannatella riceve da Antonello Licata il Premio Speciale Vincenzo Licata messo gentilmente a disposizione dall'azienda saccense Nocito Gioielli

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Il Premio Nazionale di Letteratura e Poesia “Vincenzo Licata – Città di Sciacca”, giunto alla seconda edizione, ha fatto registrare un notevole incremento di partecipanti al concorso poetico e letterario. 180 composizioni sono arrivate agli organizzatori, l’associazione L’AltraSciacca, mentre l’anno precedente le stesse si erano attestate su un centinaio circa. Il dato che sorprende positivamente è la partecipazione di tanti giovani, la maggior parte anche under 30: l’amore dunque per la poesia, per la bella parola in versi o in prosa, continua ad affascinare anche, se non soprattutto le nuove generazioni. Altri due dati da non sottovalutare sono il fatto che sono giunti partecipanti da tutte le 9 province siciliane e che, numericamente, i partecipanti siciliani e i partecipanti non siciliani si sono, su per giù, equivalsi segno che la manifestazione arriva in tutta la regione ma arriva anche in quello che viene chiamato “il continente”.
Passiamo ai vincitori delle quattro sezioni. La giuria composta dal Preside del liceo classico Tommaso Fazello di Sciacca Filippo Brancato, dal critico d’arte nonché direttore del premio Tanino Bonifacio, dalla poetessa e scrittrice Licia Cardillo e dallo storico e scrittore Francesco Cassar ha stabilito che per la sezione A riservata alla poesia in italiano a tema libero ha vinto Pietro Gioja di Palermo con la poesia “Oltre la casa”, al secondo posto Domenico Garaffa di Cesano di Roma con la poesia “Danzano i miei passi” mentre al terzo posto si è attestato Fernando Lena di Comiso con la lirica “Sud”.
Per la sezione B dedicata alla poesia a tema libero in dialetto la vittoria è andata a Onofrio Montalbano di Sciacca con la poesia “Nannu Franciscu”, al secondo posto Antonina Amico di Sciacca con la lirica “Lu gelsuminu” ed al terzo posto Salvatore Gaglio di Santa Elisabetta con la poesia “Mentri lu munnu va”.
Per la sezione C destinata alla poesia in italiano con tema “Il Padre”, uno dei temi più amati dal poeta saccente Vincenzo Licata al quale il premio è intitolato, successo finale per Palma Civello di Palermo con la lirica “A mio padre”, secondo posto per Filippo Pirro di San Marco in Lamis, provincia di Foggia, con la poesia “Il grido” mentre il terzo posto va a Teresa Riccobono di Palermo con la poesia “Le tue mani”.
Per la sezione D riservata al Racconto Breve a tema libero non superiore alle 9000 battute, vittoria per Francesco Cannatella di Cianciana con il racconto “La fattura”, secondo posto per Alessandro Cuppini di Bergamo con il racconto “La roccia bianca” e terzo posto per Emanuela Bertello di Roreto di Cherasco (Cn) con il racconto “Il silenzio del ghiaccio”.
Il Premio Speciale “Vincenzo Licata” destinato all’opera migliore in assoluto pervenuta al premio la quale è stata scelta tra quelle vincitrici delle 4 sezioni è andato a Francesco Cannatella di Cianciana per il racconto “La fattura”. Il Premio Speciale “Vincenzo Licata” consiste in uno splendido gioiello in corallo donato e realizzato dalla Nocito Gioielli di Sciacca della famiglia Di Giovanna.
Quest’anno, oltre alla fase a concorso, è stata inserita un ulteriore sezione denominata “La magnifica identità siciliana”, si tratta di alcuni premi speciali che la giuria e gli organizzatori del premio hanno destinato a tutti quegli artisti che si sono particolarmente distinti nella diffusione della sicilianità in Italia e nel mondo. I premiati, e quindi gli ospiti d’onore dell’edizione 2010, sono lo scrittore e giornalista Stefano Malatesta, il regista e puparo Mimmo Cuticchio e il tenore Pietro Ballo, tutti e tre presenti a Sciacca a ritirare il premio: si tratta di un Melqart in ceramica a grandezza naturale realizzato dal maestro Sabella. Oltre al Melqart anche una targa celebra la motivazione assegnata a questi notevoli artisti del panorama nazionale.
La manifestazione che si tiene sabato 7 agosto alle ore 21 presso l’atrio inferiore del Comune di Sciacca è presentata dal giornalista Raimondo Moncada e dall’attrice palermitana Stefania Blandeburgo, speaker radiofonico, protagonista della fiction siciliana RAI “Agrodolce” e protagonista di tantissime pieces teatrali.
Occorre ricordare che, a parte i primi 3 classificati di ogni sezione, anche i finalisti riceveranno un premio: l’attestato di merito ed un souvenir in ceramica, un piatto, realizzato e donato dal maestro Montalbano mentre tutti i partecipanti riceveranno comunque l’attestato di partecipazione al premio.
Il Premio “Vincenzo Licata” è organizzato dall’AltraSciacca, col patrocinio del comune di Sciacca, la collaborazione dell’Assemblea Regionale Siciliana e col contributo di alcuni sponsor privati come l’Associazione Siciliana per l’agricoltura che ha fornito la frutta di stagione, pesche, meloni e angurie, per il rinfresco; la Slow Food Condotta di Sciacca con Nino Bentivegna indispensabile per realizzare e predisporre il rinfresco, la SOAT assessorato regionale agricoltura e foreste e Leonardo Catagnano, la Sogeir Ato Ag1 e il Circolo Nautico Il Corallo di Sciacca che ha fornito le coppe, targhe e medaglie per tutti i vincitori e gli ospiti d’onore della manifestazione, oltre ai già citati Nocito Gioielli, Ceramiche Sabella e Ceramiche Montalbano. Protagonista è stato anche il giovane pianista dell’istituto musicale Toscanini di Ribera Michele Allegro che ha accompagnato magistralmente la declamazione delle poesie che hanno vinto il concorso letterario e l’attore saccense Pippo Graffeo che, attraverso un recital, fa rivivere ancora una volta il poeta Vincenzo Licata al quale il Premio è dedicato e sul quale anche gli eredi e la famiglia del poeta hanno puntato.
Insomma una manifestazione che può contare sul contributo di numerosi artisti e collaboratori e che mira a crescere di anno in anno nella consapevolezza che, con l’arte, la diffusione culturale, la musica, la poesia, si possa diffondere in tutta Italia il nome della città di Sciacca, un nome che venga sempre di più associato all’amore per l’intero patrimonio materiale ed immateriale della sicilianità e della cultura in genere.

Calogero Parlapiano – tratto da “Controvoce”

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