A mio padre

A volte ritorni,
come guizzi di luce,
nei ritagli dei miei pensieri
quando,
sommersa da cupe inquietudini,
cerco scampoli di ricordi,
dimentica d’ogni difesa,
mentre riecheggiano sempre più nitide
struggenti e avvolgenti nostalgie.
E allora arrivi piano,
come in un bisbiglio,
scivoli tra mille stranezze
della mia vita,
sfiori i volti a te e a me cari,
tocchi tutti gli strappi
che ancora non ho ricucito,
accarezzi ogni mio dolore
per lenire le scaglie dolenti.
Silenzioso e tenero è lo sguardo,
solo parlano i tuoi occhi
pieni d’un abbraccio eterno,
traboccanti d’amore e di rimpianti.
Un tempo infinito è passato
dall’ultima tua parola,
eppure, quando abbasso ogni difesa,
sento forte la dolcezza
del tuo essermi sempre padre.

_____

di Palma Civello

La poesia “A mio padre” si è classificata al primo posto nella sezione delle poesie in italiano con tema “Il Padre” del Premio Nazionale di Letteratura e Poesia “Vincenzo Licata – Città di Sciacca” – Edizione 2010 con la seguente motivazione:


Sciacca, 7 agosto 2010

PER AVER TRADOTTO, IN UNA STILISTICA EQUILIBRATA, LO STRUGGENTE RICORDO PATERNO, A SUA VOLTA INTRECCIATO DI ATTUALI PRESENZE, IN MODI DI ESSERE CHE POSSONO CONFIGURARSI ETERNI SOLO NELL’AMORE FILIALE.

La Giuria del Premio

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