Padre Celeste

Questo cielo sgombro di nuvole e
azzurrissimo a malapena rispecchia il
cielo della mia anima,
turbato da piccole nuvole.
Specchiandomi in quest’azzurro cielo
sono estasiata, riesco a malapena
a sentire la tua voce, Padre,
che mi dici: …
“Non abbatterti le nuvole passeranno,
ritornerà il sereno, abbi fede” …
“Un mattino ti sveglierai e troverai
grigiore ma tu dentro avrai la primavera.
Sai perché? Ci son sempre io
al di là delle nuvole,
dei temporali, dell’azzurro infinito,
del sole del vento e del freddo …
Io ti amo, non dimenticarlo mai.
Non dimenticare i doni che ti ho fatto,
accettare quest’animo nuvoloso
e quest’azzurro che ti illumina
è accettare il tuo PADRE CELESTE.

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di Maricetta Turturici

La poesia “Padre Celeste” si è classificata come finalista  nella Sezione Poesie in italiano con tema “Il Padre” del Premio Nazionale di Letteratura e Poesia “Vincenzo Licata – Città di Sciacca” – Edizione 2010.

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