Il Premio Speciale Nocito “Vincenzo Licata” a Carmelo Sardo

Nella serata conclusiva dell’Edizione 2011 del Premio Letterario “Vincenzo Licata – Città di Sciacca” è stato assegnato il Premio Speciale Nocito “Vincenzo Licata” a Carmela Sardo per il libro “Vento di tramontana”, Mondadori Editore, con la seguente motivazione:

A Carmelo Sardo,

che ha trovato nell’identità geografica, culturale e letteraria della Sicilia gli elementi ispiratori della sua scrittura giornalistica e narrativa.

CARMELO SARDO È NATO A PORTO EMPEDOCLE, IN PROVINCIA DI AGRIGENTO E VIVE E LAVORA A ROMA. E’ UN AFFERMATO GIORNALISTA E VOLTO NOTO DEL TG5. SI OCCUPA DEI PRINCIPALI FATTI DI CRONACA NAZIONALI ED INTERNAZIONALI. SI È AVVICINATO AL MONDO DEL GIORNALISMO MOLTO PRESTO E L’ESORDIO LETTERARIO NE HA DECRETATO ANCHE LA FAMA COME SCRITTORE.

Carmelo Sardo (al centro) durante la premiazione

Vento di tramontana

Il vento di tramontana soffiava spesso sull’isola di Favonio, facendo ingrossare il mare, e quando ciò accadeva gli aliscafi diretti in Sicilia non partivano. Questo il più grande timore di un ventenne che nel 1982 sceglie di fare il servizio militare nella polizia penitenziaria. Una decisione maturata per non allontanarsi dalla sua Sicilia, dai suoi affetti, dagli amici e da Nella, la sua fidanzata.

Nove i mesi che deve trascorrere nel carcere penitenziario, un vecchio castello sito sull’isola di Favonio. Qui i detenuti sono accomunati dallo stesso destino: “fine pena mai”. Inizialmente le ore gli sembrano interminabili, conta i giorni che lo separano dal suo congedo, pensa di continuo a Nella e spera di riuscire a prendere l’aliscafo per raggiungere la Sicilia, dove poter trascorrere i suoi due giorni liberi. Si sente in gabbia, l’umidità di quelle celle lo angosciano. Decide così di mettersi a scrivere, un modo per ammazzare il tempo, un modo per evadere da quella realtà cruda, troppo lontana dalla spensieratezza dei suoi vent’anni, dalle sue serate in discoteca, dalle bevute con gli amici. Per poterlo fare durante il turno di lavoro è costretto a nascondere dentro i pantaloni della divisa un quaderno, dove annota le sue emozioni, le fantasie sul suo futuro con Nella e poi le esperienze vissute in quel carcere: vendette atroci, ripicche crudeli, i drammi, le regole e i codici dei detenuti, un desiderio di riscatto.

Ben presto viene catturato da quel mondo pur così distante. Inizia a conoscere gli “inquilini” di quel carcere: boss mafiosi, picciotti, delinquenti. Nascono inaspettati rapporti di confidenze, di amicizia, in particolar modo con l’ex capo mafia Carmelo Sferlazza. Le sere in cui pregava che il vento di tramontana calasse erano soltanto un ricordo. Ora ad emergere è la curiosità di conoscere l’isola, le storie di quei detenuti condannati all’ergastolo.

Con una straordinaria abilità narrativa Carmelo Sardo mostra un’altra faccia della realtà carceraria, un diverso punto di vista. Quelli che troppo facilmente vengono additati come esseri spregevoli e senza cuore mostrano segni di umanità e attraverso l’aiuto della giovane guardiaviene messo in atto un progetto per riscattare e redimere la propria esistenza regalata alla mafia.

Un finale sorprendente, un “viaggio” insolito ed emozionante, da non perdere.

Recensione del 22/07/2010 di Simona Leo

spacer

Leave a reply