DIMMI

Dimmi amico mio

perché mi ostino a ricercare un luogo

dove abbandonare i miei pensieri pesanti

e coprirmi di riposo e d’amore.

Dimmi amico mio

dove trovare frescura alla mia pelle

sfregiata da uragani,

dove fermare le lacrime

che tardive bagnano memorie

di sogni smarriti oltre l’inverno

di un tempo non voluto.

Dimmi amico mio

se c’è davvero

quell’angolo che da troppo tempo

caparbia inseguo…

a volte mi pare d’intravedere tracce,

ma poi il vento le disperde

e devo riprendere daccapo a chiedere.

Dimmi amico mio

se hai mai saputo

del luogo dove ogni pesante parola

non ha più essenza,

e dove ogni dolore non ha più vita,

se lì potrei non soffrire come soffro ora

perché c’è il sorriso che guarisce l’anima

e potrei respirare albe e tramonti

senza pagare il conto.

Dimmi se c’è davvero,

perché sento d’essere stanca.

Ma tu non parli, amico mio.

Non vuoi dirmi che quel luogo

anche tu lo cerchi da tempo immemore,

non vuoi dirmi

che l’amaro scorre in ogni vena

e che ogni alba ed ogni tramonto

hanno un loro prezzo.

Ma almeno dimmi, amico mio,

ora che c’è tempesta forte,

se troverò riparo ancora

al caldo del tuo cuore.

 

 Palma Civello

Palermo

La poesia “Dimmi” ha partecipato all’edizione 2012 del Premio Letterario  “Vincenzo Licata – Città di Sciacca”, classificandosi al SECONDO POSTO della sezione “Poesia a tema libero in Italiano”.

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