L’artruista

Si pe la strada a tutte date retta,
tramente state stretto a vostra moje,
la testa nun ve fa la piroetta
ma l’occhi gireno su l’artre voje.

Ché quella ch’è co voi cià la certezza
d’avecce ‘n omo attento a lei sortanto.
Cammina fiera, cià la sicurezza
che nun badate a chi ve passa accanto.

Pe me potete vede chi volete,
puro mi’ moje, e puro concupilla,
fantasticannoce come credete.

C’è la raggione: er foco nu’ scintilla
da chi ve sta vicino e ve compete
ma che tramezzo a l’artre nu’ sfavilla.

Pe voi è ‘na cammomilla.
Allora ce l’avete quer diritto
de ‘mmagginà mi’ moje in zubbaffitto.

E ciò me dà profitto.
Si la penzate d’arto godimento
è a me che rivorgete er comprimento.

Du’ vorte so contento:
de l’artruista metto l’abbitino
ma a letto sta co me sto ber cuscino.

di Riccardo Ascoli
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La poesia “L’artruista” si è classificata al terzo posto della sezione delle poesie a tema libero in dialetto del Premio Nazionale di Letteratura e Poesia “Vincenzo Licata – Città di Sciacca”, Edizione 2009, con la seguente motivazione:

Sciacca, 1 Agosto 2009

“L’artruista”.
Dal vernacolo romano una graziosa poesia con uno spaccato di vita che sconvolge alcuni luoghi comuni sulla gelosia. Il poeta si veste d’altruista pensando che gli altri concupiscono la moglie che gli sta la braccio, e si gloria del complimento ricordando che è lui che giace con il suo cuscino. Una svagata composizione che esalta l’altruismo attraverso un confronto felice e di godimento della bellezza femminile.


Gianmarco Aulino
componente della Giuria del Premio

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