Diverso, uguale …

A Lorenzo, meravigliosamente diverso

Come a margine di rigo
il tuo andare,
monologante il tuo parlare,
in assordanza di mondo
che ha svenduto il suo tempo
che non sa più ascoltare.
Con un ritmo diverso
tu provi a cantare,
in un giorno diseguale
che getta confini,
che non ammette l’assolo
in un coro normale.
Non è farsa il tuo amore,
tu ami con gli occhi,
con le mani, con il cuore…
di un amore diverso
che infrange la campana di vetro
di un diniego normale.
E nel tuo sguardo d’intenso
scopro un mondo diverso,
dove un respiro
è un istante d’immenso
che non si ripete,
come un’onda del mare
che danza una volta
in crespo nuziale,
come un’alba sorgiva
che sfuma di rosa
la quiete boschiva,
come un tramonto velato
che svanisce
in un incanto scordato…
E un sorriso è una frazione di sole
che sfiorisce nel buio,
come un fiore perfetto
diverso, uguale …

di Marina Pratici
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La poesia “Diverso, uguale …” si è classificata tra le finaliste della sezione delle poesie a tema libero in italiano del Premio Nazionale di Letteratura e Poesia “Vincenzo Licata – Città di Sciacca”, Edizione 2009.

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