Il sole scroscia sull’acqua
come lama di fuoco rosso
sul sale delle ferite.
Religione immutabile del mare
negli occhi dei tonni
che scintillano d’agonia,
di silenzio sacrale.
Sulle labbra screpolate degli uomini
affondano i denti ingialliti
dall’attesa delle correnti di primavera.
E a noi che siamo gente di terra,
ci fa piacere sentire la morte
che nuota ancora lontana,
nel ribollio soffocato
di squame d’argento spento.
Claudio Prili
Roma
La poesia “Mattanza” ha partecipato all’edizione 2012 del Premio Letterario “Vincenzo Licata – Città di Sciacca”, classificandosi al PRIMO POSTO della sezione “Poesia in italiano con tema “Sicilia – Omaggio a Vincenzo Consolo”.