Sezione A – Poesia a tema libero in lingua italiana
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PRIMO CLASSIFICATO
“PROFUMI DI UN’ASSENZA”
DI PALMA CIVELLO (PALERMO)
MOTIVAZIONE
NEL MOMENTO MAGICO SUL FINIRE DELLA SERA, QUANDO VEGLIA E SOGNI SI INCONTRANO GIOCANDO TRA RICORDI E PENSIERI D’AMORE, L’AUTORE SI ABBANDONA E SI LASCIA TRAFIGGERE DALLA MALINCONIA CHE PIANO PIANO DIVENTA CONSAPEVOLEZZA LIRICA. TRA UN TURBINIO CHE COINVOLGE SAPIENTEMENTE TUTTI I SENSI, UNA BREVE POESIA PUÒ PARLARE AD OGNUNO DI NOI DI QUALCUNO CHE NON VOGLIAMO DIMENTICARE.
Sezione B – Poesia a tema libero dialettale
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PRIMO CLASSIFICATO
“ERANU JORNA DI CARNARIVALI…”
DI PIETRO RENNA (CASTELLAMMARE DEL GOLFO)
MOTIVAZIONE
LIRICA DI PROFONDA INTENSITA’ EMOTIVA. STRUTTURA COMPOSITA ESSENZIALE ED EQUILIBRATA. SCELTA DELL’ESPRESSIONE PURA DIALETTALE QUALE OPPORTUNITA’ DI SPAZIARE FRA REGISTRI ESPRESSIVI PIU’ VASTI ED EFFICACI. UN RECUPERO PREZIOSO NELLA MEMORIA DELLA NOSTRA LINGUA-DIALETTO PER CONFERIRE UN’IMPRONTA DI ORIGINALITA’ E DI EFFICACE MUSICALITA’ DI ESPRESSIONE. LA POESIA SI E’ DISTINTA ANCHE PER LA TEMATICA ESPOSTA: L’ALLEGRIA ED I FRASTUONI FESTAIOLI CARNASCIALESCHI CONTRAPPOSTI AL SIMULTANEO DRAMMA UMANO CHE SI CONSUMA AI MARGINI DEL PAESE, METAFORA DELLA VITA OVE GIOIA E DOLORE SI INCROCIANO, SEGNANDO, CON INSPIEGABILE FATALITA’, IL PASSO DELLA NOSTRA ESISTENZA.
Sezione C – Poesia in lingua italiana con tema “Il Padre”
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PRIMO CLASSIFICATO
“JALLA”
DI ONOFRIO MONTALBANO (SCIACCA)
MOTIVAZIONE
CON UN ANDANTE RITMICO MOLTO EFFICACE, LA LIRICA RIPERCORRE LE FASI DEL VIAGGIO DI UN CLANDESTINO, PRESUMIBILMENTE NORDAFRICANO, CON NOTEVOLI SQUARCI INTROSPETTIVI ESPRESSI IN METAFORE FRESCHE E RICCHE DI PATHOS. I VERSI, A TRATTI RIMATI, SONO BEN COSTRUITI E DI NOTEVOLE EFFETTO MUSICALE.
Sezione D – Racconti a tema libero
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PRIMO CLASSIFICATO
“MASINO E IL CANE”
DI ANTONINO FRATTAGLI (TRAPANI)
MOTIVAZIONE
IL RACCONTO MASINO E IL CANE, CON UN ESORDIO IN MEDIA RES, PROIETTA IL LETTORE, SENZA ATTESA ALCUNA, NEL CLIMA DEL RACCONTO. LA SEMPLICE QUOTIDIANITÀ ASSURGE A BALUARDO DEI PERSONAGGI, ESITANTI NEL RICONDURRE AL SENSO DELLA VITA L’INGOMBRANTE ASSENZA DELLA MORTE. LE SEQUENZE DEL RACCONTO, PUR APPARENDO NETTAMENTE DISTINGUIBILI, SI RINCORRONO FLUIDE INTRECCIANDO ARMONICAMENTE LA NARRAZIONE ALLA DESCRIZIONE ED ALLA RIFLESSIONE. L’EFFICACIA NARRATIVA È ESPRESSA DALLA SEMPLICITÀ ED IMMEDIATEZZA DEL LINGUAGGIO, CAPACE DI SVILUPPARE UNA SERRATA SEQUENZA D’IMMAGINI COMPLETE E DEFINITE, IN UN CONTINUUM CHE NON AVVERTE NECESSITÀ DI ACCELERAZIONI O PAUSE. I PERSONAGGI, TUTTI COMPRIMARI, (L’UOMO PROVATO DAL DOLORE, IL CANE ISTINTIVO NEL RESTITUIRE L’AFFETTO, PERFINO LA MOSCA, IN UN DELIZIOSO RUOLO CAMMEO) SONO SOSPINTI DALLO SCORRERE INESORABILE DEGLI EVENTI, SULLA SCIA DI UN DISEGNO O, FORSE, DELLO STESSO CAOS, DAL SIGNIFICATO IMPERSCRUTABILE PER LA MENTE DELL’UOMO. LO SCIOGLIMENTO SI MANTIENE COERENTE ALLA LINEA SEGUITA NEL RACCONTO: LA MEMORIA CHE SOSTIENE LE RAGIONI DEL VIVERE UMANO S’INFRANGE SUL LIMITE INSONDABILE DELLA VITA ED IL FINALE APERTO RIMETTE IL DESTINO DELL’UOMO SU UN PERCORSO CURVO DEL QUALE NON È DATO SCRUTARNE IL LIMITE.
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