Il gigante

Ogni tanto squarciava l’aria
un grido di gabbiano.
Il sole che cadeva oltre le Egadi
accendeva le tinte del cielo
e lui danzava in un concerto di colori.
Faceva capriole sull’acqua
il gigante – fiero caparbio tenace –
mai sazio di gioco.
Lo spiavo dilagare – selvaggio e
mite – sulla battigia,
lo scrutavo ritrarsi ansante
in uno afflato di sbuffi e di spuma.
Stretta tra vergini flutti
in un colloquio muto,
ascoltavo il suo canto inesausto di libertà,
ne aspiravo il profumo,
mi guardavo dattorno
e sentivo la magia di vivere.

A pensarci, ecco, ora m’invade
una struggente malinconia.
E’ il mio cuore laggiù
ancora nel mare di Nubia.

di Tania Fonte
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La poesia “Il gigante” si è classificata al terzo posto della sezione delle poesie in italiano con tema “Il Mare” del Premio Nazionale di Letteratura e Poesia “Vincenzo Licata – Città di Sciacca”, Edizione 2009, con la seguente motivazione:

Sciacca, 1 Agosto 2009

“Il gigante”.
Maestoso questo gabbiano che con le sue capriole sull’acqua incanta l’autore, trascinandolo verso un mondo di sogni e di libertà. Il poeta è riuscito, con versi ben scanditi, a rendere egregiamente il desiderio di libertà e il mistero che lo incanta, irretendolo in una contemplazione di struggente malinconia.


Giuseppe Corallino
componente della Giuria del Premio

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