A mio padre

Vorrei ritornare,
indietro negli anni, ragazzino
e con te padre mio parlare,
bacchiando mandorle in contrada Pizzino,
fra il frinire festoso delle cicale,
sotto il torrido sole d’agosto,
così come un dì solevamo fare,
e poterti, così, dire
quello che da giovinetto,
per timidezza o pudore,
pur avendolo in mente,
non ti ho mai detto,
pensando vivessi in eterno:
Sei per me importante!
Ti voglio bene!
Da quando mi lasciasti, ancora infante,
ogni dì rinnovo il mio pegno:
quello di esserti degno!

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di Gaetano Zummo

La poesia “A mio padre” si è classificata come finalista nella sezione poesie in italiano con tema “Il Padre” del Premio Nazionale di Letteratura e Poesia “Vincenzo Licata – Città di Sciacca” – Edizione 2010

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