Hurriya hurriya –
turbina nell’arabo libeccio
dopo il silenzioso frastuono delle parole taciute.
Coraggiosi architetti del futuro
come lingue di fuoco fluttuanti nell’oscurità
tingono di giovanile orgoglio
l’erto cammino della speranza,
sfidano
par a fracassar dell’onde sugli scogli
pallottole cruente,
sostengono
con la forza dei loro sogni
la tremolante fiaccola della democrazia.
Il vibrar dei desideri
scioglie il serrato bavaglio della paura
da bocche che richiedono diritti
tra l’asfalto insanguinato d’una piazza avvampata,
da mani che sbandierano vessilli di verità
tra dilagante corruzione,
da occhi che con l’eloquenza della fiducia
nel primo audace sol primaverile
carezzano l’avvento della giustizia
tra sussurri occidentali di preziosa libertà.
Hurriya (v. 1): sostantivo arabo indicante “libertà”
Maria Flavia Amorelli
Ribera (AG)
La poesia “La speranza scende in piazza” ha partecipato all’edizione 2012 del Premio Letterario “Vincenzo Licata – Città di Sciacca”, classificandosi al PRIMO POSTO della sezione “Poesia a tema libero in Italiano”.